domenica 28 settembre 2008

Foglie secche



Mi avevano chiamato perché c’era una coppia che richiedeva un incontro. Ho chiesto le referenze, sono giovani, lei giovanissima, sembrano convinti. Gli ho fatto sapere che sarei stata molto determinata ed ora sono qui, vado verso di loro.

Lo guardo solo per un istante negli occhi, so che non devo, lui capisce che sono tesa e mi fa segno di seguirlo infondo alla sala. Cammino tremante, incerta. Raggiungiamo il lato destro del salone, c’è un tappeto ed uno sgabello. MI fa segno di sedermi. Lo faccio, la gonna, cortissima, si alza sui fianchi, credo che lui possa vedere il mio tanga nero.

Esco lungo la strada. Adesso cammino, a passo svelto prima, poi lentamente. Ho attraversato tutto il parco entrando da Paddenswick Rd, ho raggiunto l’uscita su Ravenslourt Park Line, ora devo tornare indietro camminando sul marciapiedi. Sono sudata ma nessuno bada a me in questa mattina congestionata di Londra.

venerdì 26 settembre 2008

Colori


Un fruscio nell’aria, un lamento, un ringraziamento si odono dalla stanza alla mia sinistra. Conta, 24, conta ancora 25, poi silenzio. Rumore metallico, un bagliore lieve, incerto di candela, cera bollente cola, un corpo si contorce, si irrigidisce, resiste.

Convinciti che sei li per lui, donati e lascia che lui sia la tua guida. Farà ciò che crederà opportuno, tu sarai la sua propaggine. Saliva dolciastra ti riempie la bocca Una, sei sola davanti al tuo destino.

Infondo al viale il traffico scorre lento, comincio a sentire l’odore dello smog, il rumore delle auto man mano che mi avvicino. Guardo a terra, vedo le mie gambe, i miei piedi. Alzo lo sguardo ancora davanti a me. La mia ora di footing sta per terminare, mi aspetta casa, la doccia, la colazione.

mercoledì 24 settembre 2008

Lusinghe


La luce è sufficiente solo per non inciampare. Porte si aprono su scorci dirompenti. C’è l’odore acre della tensione che ti riempie le narici. Proseguo incerta, una stanza li in fondo è la mia meta.

Non pensare a loro, non pensare a nulla. Abbandonati ai tuoi istinti più intimi, cerca dentro te stessa le risposte.

L’unico rumore che sento è quello dei miei passi sulle foglie cadute d’autunno. La fatica lentamente pervade il mio corpo che reagisce irrigidendosi leggermente, come in un fremito.

martedì 23 settembre 2008

Incipit


Cammino in punta di piedi, davanti a me dolci prospettive, architetture gotiche, nebbia. Intravedo sagome, odo lamenti.

Lasciati andare Una, cerca il tuo equilibrio, esci dalla noia.

Corro da ormai 45 minuti, il parco è deserto a quest'ora della mattina, provo a sentire il mio corpo, lo percepisco, lo ascolto, lo odoro. Ansimo di fatica, il piacere non c'entra questa volta.