venerdì 3 ottobre 2008

Liturgie


Vedo la porta li infondo al corridoio. C'è una luce bassa, una lampada in terra proietta le ombre verso l'alto. Mi avvicino, le ombre prendono corpo, vedo prima lui, in piendi, pantaloni di pelle nera. E' a torso nudo, il fisico asciutto è alto, moro, è di spalle non vedo il viso. Lei è nascosta dalla figura del suo master, i ntravedo la chioma bionda.

L'elenco è lungo, minuzioso, indecente e crudele. Decantato con voce ferma ma calma. Si interrompe per osservare le mie reazioni. Quando dice che sarò marchiata ho un fremito, mi trattengo a stento. Adesso o mai più, adesso potrei dire basta. Se non lo faccio ora tutto sarà più difficile. Taccio.


Aprola porta cercando di fare meno rumore possibile. Entro nel piccolo atrio quasi completamente buio. C'è odore di chiuso ma mi è familiare. Faccio qualche passo in avanti, verso il salotto. "Eccoti di ritrono, finalmente, mi sei mancata", "Ma non stai dormendo?", "No, ti aspettavo", "Dai non toccarmi, sono tutta sudata", "Lo sai che è così che mi piaci"

5 commenti:

donnariccia ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
donnariccia ha detto...

Ma nasce tutto dalla tua fantasia o sono copiati da racconti erotici?
E perché hai scelto proprio Londra?

una ha detto...

Vivo a Londra dove sono venuta seguendo un percorso tutto interno al mondo fetish

donnariccia ha detto...

Vuoi dire che quello che racconti è quello che fai veramente?

una ha detto...

Sta a voi scoprirlo.......