mercoledì 8 ottobre 2008

Fluidità


Mi tolgo i lunghi guanti di seta, li appoggio vicino ai guanti di lattice. Guardo verso la porta e vedo uomini e donne che entrano, silenziosi si dispongono lungo le pareti della stanza per assistere allo spettacolo. Mi avvicino alla rastrelliera e comincio a soppesare gli oggetti che vi sono appesi. Prendo delle corde, mi serviranno per immobilizzare la ragazza, dovrò farlo in maniera da lasciare le parti interessanti libere di essere trattate, dovrò essere molto brava, molto capace.


"Vorrei chiederti un favore" dissi alla ragazza con un filo di voce. "Dimmi pure", "Scusa, non so come dirtelo" mi guarda con tenerezza "Senti qui qualunque cosa non scandalizza nessuno, dimmi pure ciò che ti serve e vedrai che non c'è problema", "Vorrei lasciarti il corpetto qui, poi vengo questa sera e me lo metto, sai, avrei bisogno di qualcuno che mi stringa i lacci dietro alla schiena e non o posso proprio chiedere a nessun altro", "Tutto quì?" sorrise, "Non c'è problema, vieni stasera che ti acchitto io per bene"


"Sei sub o domina?", "Domina". Lo chiese mentre preparava un drink per un biondo tinto inguainato in un completo di pelle. "Allora sei una tipetta decisa tu" alzo lo sguardo e non ho bisogno di rispondere ha capito. "Be io vado", "Torni dopo a bere qualcosa?", "Si forse", "Lo spero", "Tu non hai la pausa?", "Si ma non posso raggiungerti nelle salette o nella dark room, non mi è consentito". Mi volto mentre scendo dallo sgabello, sorrido e vado via.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

perchè ci riproponi questo misero carosello? Se servisse a te per scacciare i fantasmi vabbè.Ma se non servisse a questo a cosa serve? dante quello di roma

donnariccia ha detto...

Questo vuole dire che queste cose le hai già scritte nel tuo precedente blog? Mi pare che Dante (quello di Roma) ti conosca bene.

una ha detto...

Dante leggeva il mio blog precedente. Raccontavo la situazione che vivevo in quel momento. Oggi tutto è cambiato, sono fuori da giro, continuo solo a frequentare ambienti fetish. I tre racconti in contemporanea rapprentano tre momenti diversi, quello di mezza Dante l'ha già letto gli altri due riguardano la mia reatà attuale. E' il diario della mia vita qutidiana a Londra come tanti altri blog.

una ha detto...

Dante ho riletto il tuo commento, come sei banale. Perchè il diario di una vita "normale" deve essere interessante e se uno ha una vita fuori dagli schemi deve nasconderla. "Misero carosello", che espressione. Un blog sei sicuro che debba servire a qualcuno? O a qualcosa? Non sarà che uno lo scrive così solo per il piacere di raccontare e raccontarsi?

Anonimo ha detto...

una,la "normalità" sarà sicuramente "banale" e non interesserà a nesuno tranne a chi si sente sullo stesso piano di quella normalità, perchè si vede,si specchia e si capisce.Ma se essere "fuori dagli schemi" significa depravazione o squallore di vuoto e bruttura totale,ebbene preferisco appartenere a quella fetta di "normali" che si emozionano ancora guardando un bambino, dando un braccio a un vecchio per attraversare la strada e, vivere quella normalità senza miraggi,non in odore di disfatta,non chiudendo nessuna imposta,non temendo nessun tipo di solitudine,non vergognandosi di piangere,non temendo di mostrare la carne nuda,rimando forte nelle prove della vita e vivendo fra quattro mura senza dimenticare chi sta fuori.La coscienza di questo è chiudere gli occhi senza sonnifero per aprirli al mattino, per nuove reali battaglie con la speranza di farcela.Si,sono normale.Dante quello di roma

una ha detto...

Splendide parole sicuramente compatibili con il mio impegno nel sociale, con la mia sensibilità e la mia attenzione vers il prossimo. La differenza tra noi è che io non escudo nulla tu fai dei distunguo tutto qui.

Anonimo ha detto...

una,Tu l'hai detto.Io faccio dei "distingui" e,consapevolmente DISTINGUO.Beh con questo DISTINGUO,esco da questa scena.Dante

una ha detto...

Grazie comunque per essere passati di qui ed esserti confrontato con me